giovedì 6 novembre 2014

La glutammina

La glutammina è un aminoacido non essenziale che il nostro organismo, in situazioni normali, è in grado di produrre in maniera regolare. E' l'aminoacido più abbondante nella nostra muscolatura, rappresentando circa il 60% del patrimonio aminoacidico totale. E' stato definito un aminoacido parzialmente condizionante nel senso che, in particolari condizioni di stress psico-fisico, una sua integrazione può essere cruciale, dato che il nostro corpo ne richiede un’elevata quantità. Infatti, la glutammina è ampiamente impiegata dal sistema immunitario e dall’intestino per rimanere in buona salute, e nei momenti in cui la produzione endogena non riesce a far fronte a queste richieste solitamente è la glutammina muscolare a farne le spese (con conseguente calo della performance). E' inoltre l’unico aminoacido in grado di passare intatto la barriera emato-encefalica favorendo la concentrazione (questo ne fa un “asso nella manica” per gli studenti e tutti quelli che conducono ritmi di vita estremamente frenetici). La glutammina è un ottimo volumizzatore muscolare (grazie alla sua capacità di attirare acqua nella cellula muscolare, condizione che – come avevamo visto per la creatina – è l' “anticamera” della vera e propria crescita muscolare), favorisce la sintesi proteica, migliora la concentrazione di leucina nei muscoli, riduce l'affaticamento muscolare grazie all'azione tampone nei confronti dell'acido lattico e ha anche una funzione anticatabolica (è uno degli integratori ideali nelle diete "low carb" per la sua capacità di mantenere la pienezza e durezza muscolare). E proprio relativamente alle diete “low carb”, è importante notare che la glutammina riesce anche ad espletare un'importante azione energetica. E' stato inoltre dimostrato che bassi livelli ematici di glutammina inibiscono la produzione endogena di GH. Un'altra importante peculiarità della glutammina è la capacità di favorire la detossificazione dall'ammoniaca, una sostanza tossica derivante dal metabolismo proteico. Per risolvere il problema della scarsa stabilità della glutammina e il fatto che sia largamente assorbita dal sistema immunitario e dall’intestino, si è ricorso alla glutammina peptidica (ottenuta dal germe di grano), in grado di avere un’azione più marcata sulla muscolatura. Negli ultimi anni sono state immesse sul mercato innumerevoli forme di glutammina, anch’esse più stabili della classica L-Glutammina grazie ad un legame con sali o gruppi estere: glutammina AKG, glutammina malato, glutammina etil estere, N-acetil-L-glutammina, L-alanil-L-glutammina, etc.
In seguito a quanto detto sopra, i momenti migliori per assumere la glutammina sono almeno quattro: appena alzati, pre e post-workout, e la sera prima di andare a dormire.


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