sabato 30 agosto 2014

Il preaffaticamento

Oggi è la volta del principio d'allenamento noto come preaffaticamento (o affaticamento preliminare). Tutti sappiamo che l'esecuzione di esercizi come squat, stacchi, panca, trazioni e rematori è il modo migliore per stimolare l'ipertrofia, considerato il numero di gruppi muscolari che questi movimenti coinvolgono ed i carichi ingenti che permettono di utilizzare. Questa tecnica prevede l'esecuzione di un movimento di isolamento (ad esempio alzate laterali per i deltoidi, croci per i pettorali, leg extension per i quadricipiti) seguito poi da movimenti composti, quindi l'esatto contrario di quanto appreso fino ad ora. Esistono due varianti del preaffaticamento: si possono portare a termine un determinato numero di serie dell'esercizio di isolamento prima di passare all'esercizio composto; oppure, alla serie del movimento di isolamento, si potrà immediatamente far seguire una serie di un esercizio composto (in questo caso si avrà un set composto - erroneamente indicato di solito col termine superset). Il principio su cui si fonda il preaffaticamento consiste nel fare lavorare il muscolo target con un movimento che coinvolga una sola articolazione, esaurendolo poi completamente con esercizi in cui entreranno in gioco altri muscoli ausiliari (si pensi al ruolo dei tricipiti e dei deltoidi durante l'esecuzione della panca piana...). Essendo il muscolo target abbondantemente stato stressato, e gli ausiliari ancora "freschi", il cedimento avverrà in primis nel distretto che ci interessava "bombardare".

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