venerdì 4 marzo 2016

Gli aminoacidi non sono tutti uguali

Sappiamo sempre tutto su qualsiasi argomento, e questo grado di onniscienza ci spinge spesso a pensar male ed a fantasticare complotti vari, piuttosto che a leggere (non dico certo studiare, che costa tempo e fatica) ed informarci. Non è certo mio interesse "sponsorizzare" l'azienda di Rambod, ma sarebbe cosa buona e giusta se ci fermassimo un attimo a chiederci che diavolo di supplemento abbiamo comprato. Mi fanno ridere quando mi dicono di aver comprato 100 cps. di BCAA a 7/8 euro (quando un prodotto di buona qualità costa ca. 3 volte tanto), e che tanto "...gli aminoacidi sono tutti uguali!". Se reputiamo il nostro organismo meritevole di questa "corsa al ribasso", è probabile che saremo sempre pronti ad accettare compromessi sulla salute.

La Repubblica e il bodybuilding

Siamo alle solite: cinque righe, al riguardo, e scritte pure male. E' proprio il caso di dirlo: poche idee, ma confuse! Ma qualcuno saprebbe spiegarmi il motivo per cui "La Repubblica" dovrebbe dedicare un articolo ad una gara di bodybuilding? Se a me interessa conoscerne l'esito e vedere le foto, andrò sul sito della IFBB, della Wabba, su bodybuilding.com o dove diavolo volete voi, ma di certo NON sulla "Repubblica". Qual'è l'oscuro movente che spinge un giornalista (sono stato gentile, a definirlo tale) che non ha alcuna cultura specifica inerente al bodybuilding, a cimentarsi in un trafiletto infarcito dei più beceri luoghi comuni? Vanno mai a rompere le balle ai ciclisti, per esempio? Certo, solo quando ci scappa il morto o salta fuori lo scandalo. Perchè stigmatizzare allora il culturismo a priori? Solo perchè un culturista si porta addosso, cucito come un vestito, il proprio sport h/24? La cosa più grave non è neanche l'articolo in sè, ma lo stuolo di mentecatti che, qui su Facebook, si lascia andare ai soliti commenti da bar. Non posso non citare Eco:"I social media danno diritto di parola a legioni di imbecilli che prima parlavano solo al bar dopo un bicchiere di vino, senza danneggiare la collettività. Venivano subito messi a tacere, mentre ora hanno lo stesso diritto di parola di un Premio Nobel. È l’invasione degli imbecilli". Poveri noi...

mercoledì 24 febbraio 2016

BIA 101 New Edition Akern

Francamente, causa fisiologica propensione allo "squarto" molto più che all'aumento delle masse, son sempre stato restio a rapportarmi con le "bilance", ritenendo spesso quel numerino che compare sulla pedana di pesata, molto poco indicativo dei risultati raggiunti. Ma fortunatamente tutto cambia: i preconcetti si appianano, le tecnologie si evolvono.
Pochi giorni fa mi son finalmente lasciato convincere a valutare in maniera più analitica la mia condizione, e debbo dire che la qualità del "controllo" mi ha lasciato piacevolmente stupito. Quella nella foto è una BIA (Bioelectrical Impedance Analysis) 101 New Edition della Akern. Questo "giocattolino" ha alle spalle ca. 3000 pubblicazioni scientifiche che ne attestano l'efficacia. Il consiglio che voglio dare a tutti i miei amici, nemici, haters, detrattori, contatti, followers, simpatizzanti, tifosi, aficionados, fans, ai "miei" ragazzi della provincia di Ragusa, è semplice: contattate il dott. Antonio Napolitano, prenotate la vostra misurazione impedenziometrica c/o la Bioperformance (https://www.facebook.com/bioperformancemodica/) e, soprattutto, non dimenticate di dire che vi mando io. In allegato al vostro controllo, riceverete il simpatico ed utilissimo opuscolo "Ma stai davvero al 6% di BF? Si, ma solo perchè per ora non sono a dieta."

C'è burro... e burro

Parlo di un alimento ormai comune nelle nostre dispense, forse quanto di meglio siamo riusciti ad "assorbire" dalla cultura alimentare americana. Ma il discorso non cambia se lo estendiamo al campo dei supplementi, ed è assolutamente valido anche per un aminoacido od una proteina. Tutte le volte che dite "...tanto è sempre burro d'arachidi", dovreste dare un'occhiata all'etichetta, imparare a leggerla e poi recitare un contrito "mea culpa". Quello che trovate in giro è spesso un pessimo surrogato di burro d'arachidi, pieno di sodio, zuccheri ed olio di palma. Non giustificate sempre l'acquisto di feccia con frasi del tipo "Eh, vabbè, ma per quanto ne uso io...": non fareste altro che darmi ragione! Proprio perchè si parla di un prodotto consumato in quantità esigue, la differenza di qualche euro in più per vasetto di certo non vi ridurrà sul lastrico.

lunedì 15 febbraio 2016

Tom Platz sotto ipnosi

Non dico certo che dobbiate ricorrere all'ipnosi, quando allenate le gambe. Ma se non crescono (e 9 volte su 10 N-O-N crescono), io due domande me le farei pure. In primis, mancanza di autostima e di focus mentale. Avete stabilito di non farcela prima ancora di iniziare la serie. E state pur certi che se la vostra testa ha già deciso cosa fare, i vostri muscoli le andranno dietro. Piuttosto che sfidare voi stessi, giocate al ribasso. In seconda battuta, intensità e/o volume e/o frequenza troppo blandi. Se qualcosa che fate da due mesi non funziona, è probabile che continuerà a non farlo se la riproporrete, sempre uguale a sè stessa, all'infinito. Il perchè di questo video? Beh, ieri ho visto le gambe di un ragazzo, e la visione mi ha lasciato molto piacevolmente colpito (difficilmente mi accade, quando parliamo di arti inferiori). A volte le nuove leve riservano ancora piacevolissime sorprese...

mercoledì 10 febbraio 2016

(inco)Scienza dell'alimentazione

E' davvero fantastico: è tutto un susseguirsi di "nutrizione cucita sulle necessità dell'atleta", "alimentazione sviluppata sulla soggettività del singolo", et similia. Questo, almeno, sulla carta. Perchè all'atto pratico (almeno nella mia zona di pertinenza geografica), si continuano a fare sempre le stesse cose da 20 anni. E se "errare humanum est, perseverare ovest", l'errore diventa davvero tale quando lo si fa una seconda volta. Prendiamo per esempio una delle categorie merceologiche più consumate da chi si dedica al bodybuilding: gli insaccati. Almeno una volta al giorno, il classico panino integrale con fesa di tacchino/bresaola (ma perchè no, anche prosciutto crudo, mica vorrete mangiare sempre le stesse cose?), fatica ad allontanarsi dalle abitudini alimentari. Sia ben chiaro, non sono vegano/vegetariano nè mi schiero a priori contro gli affettati, ed io stesso ne ho mangiati a quintali. Ma si cresce, si impara e si fa meglio.
Perchè si consumano gli affettati? Pratici, buoni al palato, spesso scelti per eccesso di zelo per via del contenuto proteico alto e del basso contenuto di grassi (come se i grassi fossero un nutriente di scarto, da evitare come la peste), economici (ma su questo ci ritorniamo). Tralasciando (esatto, perchè voi siete culturisti, cazzo vi frega della salute?) la parte salutistica - alto contenuto di nitriti, nitrati e sodio - vi invito ad una piccolissima riflessione: per avere un quantitativo proteico che stia mediamente sui 25 gr. di proteine, si spendono dai 2 ai 3 euro al giorno, e poniamo il caso di non considerare la domenica. Non sono bravo in matematica, ma questo si traduce in una spesa settimanale di 12/18 euro (alla quale ovviamene andrebbero aggiunte le poche decine di cents da spendere per il pane "in allegato"), che mensilmente diventa di ca. 50/70 euro. Quando vi si chiede:"Ma perchè allo spuntino non supplementi magari con qualche compressa di essenziali accompagnati da della frutta, al posto della solita bresaola", ve ne uscite fuori con:
A) "Non posso spendere tutti questi soldi per i supplementi (con ca. la metà degli importi riportati sopra, comprate degli essenziali di buona qualità)
B) "Eh, ma preferisco mangiare naturale" (come se, andando nella pampas argentine, troviate quei bei tagli di prosciutto che pascolano amabilmente, oppure come se "naturale" sia sempre sinonimo di salutare).
Con un essenziale di buona qualità avete (virtualmente) 0 scorie azotate, materiale di pronta disponibilità per la sintesi proteica, "dispensatori di azoto" dalla valenza alcalinizzante (al contrario delle acidificanti proteine). Questi, ovviamente, sono solo alcuni dei vantaggi dati dall'integrare aminoacidi essenziali nella propria alimentazione.

Il programma di allenamento

Lo sapete che crea dipendenza! Parlo di quel piccolo foglietto, comunemente detto "scheda di allenamento". Un pezzettino di carta sgualcito, sbiadito, strapazzato all'inverosimile, con tante di quelle pieghe da far sembrare la faccia della Montalcini appena passata da un'iniezione di botox. Non potete farci niente: durante l'allenamento lo tirate fuori almeno una decina di volte (il programma, intendo), lo guardate e lo ammirate come se aveste tra le mani la sacra sindone (o, per i meno credenti, le mutande di Beyoncè). Su di lui, si rincorrono all'impazzata numeri, "x", " - ", come a voler comporre un nuovo sistema binario. che solo le vostre miofibrille potranno decodificare. Troppo spesso però se ne diventa succubi! Posso anche capire che "scripta manent", ma il problema è che "manent" solo sulla carta, e non vi alcuna trasposizione sentimental-muscolare di quanto riportato là sopra. Vedo troppi ragazzi subire il programma, accettarlo passivamente come un'imposizione; una punizione, quasi. Non un moto di orgoglio che spinga a portare quello che la settimana prima era un 3 X 10, ad un 3 X 11. Non un tentativo di iniziare la serie dopo 75'' di recupero, quando ne erano previsti 90. Se si "devono" fare 10 serie per i pettorali, non si ha l'onestà intellettuale di ammettere che si è dato troppo poco e ce ne vorrebbero almeno altre 2; oppure, non si azzarda la ferocia che ne avrebbe reso 8 più che sufficienti. Cristo, non siete mica una catena di montaggio che, con elvetica puntualità, assembla sempre gli stessi pezzi. Siete degli artisti, e l'arte è follia, è improvvisazione, è battuta d'arresto, è bruciante accellerazione. Il nostro corpo cambia di settimana in settimana, di giorno in giorno. E non mi riferisco solo alla condizione estetica, ma anche e soprattutto ai livelli di stress, di concentrazione, al modo di "sentire" le pressioni esterne. Se il fisico dei vostri sogni è la meta, beh... godetevi il viaggio, nel frattempo! E, soprattutto, non rendetelo un "low cost", scevro di tutti quei piaceri che ve lo avrebbero fatto amare.

Comparazione tra aminoacidi ramificati

Che si voglia puntare al massimo stimolo della sintesi proteica con l'iperleucinizzato Pro Reloaded (arricchito in glutammina); ad un approccio salutistico volto al mantenimento del PH entro valori ottimali con l'I-BCAA Max; o all'evergreen 2:1:1 impreziosito dall'aggiunta di Beta-alanina, si potrà comunque essere certi di aver scelto un prodotto di assoluta qualità ed adatto alle proprie esigenze.
P.S.: secondo voi, qual'è il motivo per cui ho postato questa tabella? Su, su, è mooolto facile...

Monster Beef Amix

Prendete, shakerate e bevetene tutti! La qualità audio è infima, e mi sembra pure che non vada in sincrono con le immagini. Ad ogni modo, primo tentativo (spero parzialmente riuscito) di dedicare uno spazio ad alcuni dei miei supplementi preferiti. A brevissimo la seconda parte...


Prendete, shakerate e bevetene tutti! La qualità audio è infima, e mi sembra pure che non vada in sincrono con le immagini. Ad ogni modo, primo tentativo (spero parzialmente riuscito) di dedicare uno spazio ad alcuni dei miei supplementi preferiti. A brevissimo la seconda parte...
Pubblicato da Healthy Muscles su Sabato 9 gennaio 2016

mercoledì 6 gennaio 2016

Die Hard: bicipite "alto" e bicipite "basso"

Mi auguro che fesserie del genere non si sentano più nelle palestre! Che la panca Scott faccia lavorare il "bicipite basso", o che i curl di concentrazione lavorino sul "picco", sono favolette degne del peggior surrogato dei fratelli Grimm. Non esiste nessun alto o basso, nei bicipiti. Esistono semmai il capo lungo e quello corto. E per quanto riguarda la panca resa famosa da colui che fu il primo Mr. Olympia... ne parleremo presto.
P.S.: quanto vedete riportato in foto è tratto da un libro di Charles Poliquin, enonsosemmispiego!

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