mercoledì 10 febbraio 2016

(inco)Scienza dell'alimentazione

E' davvero fantastico: è tutto un susseguirsi di "nutrizione cucita sulle necessità dell'atleta", "alimentazione sviluppata sulla soggettività del singolo", et similia. Questo, almeno, sulla carta. Perchè all'atto pratico (almeno nella mia zona di pertinenza geografica), si continuano a fare sempre le stesse cose da 20 anni. E se "errare humanum est, perseverare ovest", l'errore diventa davvero tale quando lo si fa una seconda volta. Prendiamo per esempio una delle categorie merceologiche più consumate da chi si dedica al bodybuilding: gli insaccati. Almeno una volta al giorno, il classico panino integrale con fesa di tacchino/bresaola (ma perchè no, anche prosciutto crudo, mica vorrete mangiare sempre le stesse cose?), fatica ad allontanarsi dalle abitudini alimentari. Sia ben chiaro, non sono vegano/vegetariano nè mi schiero a priori contro gli affettati, ed io stesso ne ho mangiati a quintali. Ma si cresce, si impara e si fa meglio.
Perchè si consumano gli affettati? Pratici, buoni al palato, spesso scelti per eccesso di zelo per via del contenuto proteico alto e del basso contenuto di grassi (come se i grassi fossero un nutriente di scarto, da evitare come la peste), economici (ma su questo ci ritorniamo). Tralasciando (esatto, perchè voi siete culturisti, cazzo vi frega della salute?) la parte salutistica - alto contenuto di nitriti, nitrati e sodio - vi invito ad una piccolissima riflessione: per avere un quantitativo proteico che stia mediamente sui 25 gr. di proteine, si spendono dai 2 ai 3 euro al giorno, e poniamo il caso di non considerare la domenica. Non sono bravo in matematica, ma questo si traduce in una spesa settimanale di 12/18 euro (alla quale ovviamene andrebbero aggiunte le poche decine di cents da spendere per il pane "in allegato"), che mensilmente diventa di ca. 50/70 euro. Quando vi si chiede:"Ma perchè allo spuntino non supplementi magari con qualche compressa di essenziali accompagnati da della frutta, al posto della solita bresaola", ve ne uscite fuori con:
A) "Non posso spendere tutti questi soldi per i supplementi (con ca. la metà degli importi riportati sopra, comprate degli essenziali di buona qualità)
B) "Eh, ma preferisco mangiare naturale" (come se, andando nella pampas argentine, troviate quei bei tagli di prosciutto che pascolano amabilmente, oppure come se "naturale" sia sempre sinonimo di salutare).
Con un essenziale di buona qualità avete (virtualmente) 0 scorie azotate, materiale di pronta disponibilità per la sintesi proteica, "dispensatori di azoto" dalla valenza alcalinizzante (al contrario delle acidificanti proteine). Questi, ovviamente, sono solo alcuni dei vantaggi dati dall'integrare aminoacidi essenziali nella propria alimentazione.

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Prima di seguire un qualsiasi programma nutrizionale e di allenamento, consultate sempre il vostro medico.

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