Questo è ciò che succede quando si mettono nelle mani (o meglio, nella
bocca e nella tastiera) di chi non ha competenza tecnica alcuna,
argomenti di cui non si capisce una beata minchia. Non mi scaglio certo
contro il medico che ha risposto, il quale non ha fatto altro che dare
delle indicazioni assolutamente generiche sulle differenze tra le due
attività (alcune cose son pure opinabili, ma non è il caso di scendere
nel dettaglio). Indicazioni che ovviamente non sono una trattazione
tecnico/scientifica dell'argomento, quanto un semplice rivolgersi al
grande pubblico in maniera comprensibile. Mi incazzo piuttosto per chi
ha scritto l'articolo: che senso ha paragonare il cardio ai pesi? E'
come se chiedessi ad un meccanico se è meglio avere sulla mia auto il
sistema frenante o l'impianto di raffreddamento. Chiedi le differenze
tra una sgambata ed un giro in bici, piuttosto! E poi, se domandi qual'è
l'attività migliore per dimagrire, perchè non chiedi pure qual'è la
migliore per aumentare la massa muscolare? Così, per par condicio... E
ancora, quel "Meglio...?" del titolo: ma meglio per cosa? Per chi? Per
quanto tempo? Alla fine dell'articolo, sono rimasto con la spiacevole
sensazione di non aver capito cosa sia davvero meglio. Ad ogni modo
domani, sul sito del Corriere, troverete un mio articolo sulla
correlazione tra il sirtaki e la crisi economica greca: non capendo io
un cazzo nè di danza, nè di politica, nè di economia, credo di avere
tutto il diritto di dire la mia al riguardo... o no?
domenica 29 novembre 2015
giovedì 26 novembre 2015
I "numeri" del bodybuilding
Non passa giorno che non legga articoli con titoli roboanti ed
assolutistici: "I 3 migliori integratori per la massa", "I 5 migliori
esercizi per la schiena", "I 10 consigli imperdibili per un addome
cesellato", e via blaterando. Al di là dell'assoluta mancanza di
personalizzazione su cui si basano i suggerimenti dati (e questo ancora
può starci, vista la nazionalpopolarità del mezzo utilizzato per la
diffusione di queste perle), ciò che mi colpisce è la vocazione
dell'autore a voler avere la verità
rivelata in mano. Li invidio: per me ogni giorno è una continua
scoperta, mentre loro sembrano avere una ricetta assoluta per il
successo. Io una ricetta unica per il successo purtroppo non ce l'ho, ma
una dritta per evitare il fallimento, quella posso pure darvela. Il
VOSTRO bodybuilding è bello e fallito quando vi intestardite per vedere
il chilo in più sulla bilancia (o sul bilanciere): poi che la vostra
tecnica di allenamento faccia cagare, o che la sensibilità all'insulina
sia di gran lunga più spiccata sugli adipociti che sulla cellula
muscolare, questo poco importa. Il VOSTRO bodybuilding è bello e fallito
quando di esso continuate ad avere una concezione prettamente
aritmetica: quando continuate ad aggiungere (o togliere) calorie
semplicemente per raggiungere il risultato desiderato, in barba a
qualsiasi logica chimico/metabolica; quando aumentate il numero delle
serie per "fare meglio", e non riuscite invece a tenere mezza
contrazione di picco. Il VOSTRO bodybuilding è bello e fallito quando vi
limitate a scuotere la testa e a dire che "15 ripetizioni non le
faccio, perchè sono troppo leggere!". Il VOSTRO bodybuilding è bello e
fallito quando vi cagate sotto per fare anche sola mezza ripetizione in
più rispetto a quelle che vi eravate prefissati; quando iniziate a
sentire i muscoli che bruciano e decidete che è arrivata l'ora di
smettere, senza capire che la serie è appena iniziata. Il VOSTRO
bodybuilding è bello e fallito quando non traducete le ripetizioni, le
serie, gli esercizi in feedback, in sensazioni in base alle quali poi
operare; è quando la scheda rimane un semplice pezzetto di carta con
delle annotazioni scritte sopra. Il VOSTRO bodybuilding è bello e
fallito quando decidete (DECIDIAMO!) arbitrariamente di sapere ormai
tutto, quando invece non stiamo capendo un cazzo di ciò che stiamo
facendo ma l'orgoglio ci impedisce di chiedere aiuto agli altri. Il
VOSTRO bodybuilding è fallito quando credete di potervi profondere tutte
le vostre energie, lasciando fuori ciò che davvero conta. Fatelo per
voi: tiratevene fuori, da questa insana schiera...
lunedì 16 novembre 2015
mercoledì 11 novembre 2015
Die Hard: due uova al giorno sono troppe?
Datemi dell'iconoclasta, ma io preferisco di gran lunga un nutrizionista "secco" (facendo parte della categoria - dei "secchi", non dei nutrizionisti - la difendo a spada tratta) che fa della buona informazione, con un linguaggio semplice comprensibile ai più; piuttosto che vedere quella scimmia semianalfabeta di Ronnie Coleman fare distensioni con manubri da 90 kg. Tra i fattori ipocolesterolemizzanti presenti nel tuorlo non abbiamo solo la lecitina, ma anche la colina e la metionina (non citate nel video). Quando si fa riferimento al fatto che la produzione di colesterolo sia influenzata da carboidrati ed insulina, si parla sostanzialmente dell'enzima HMG-CoA reduttasi (per intenderci, quello la cui attività è inibita dalle statine). Il colesterolo alimentare affetta quello ematico solitamente per una percentuale intorno al 20%, non dimentichiamolo! I luoghi comuni sono ancora duri a morire...
domenica 8 novembre 2015
Ventri muscolari ed inserzioni tendinee
Qualche giorno fa parlavo con un amico in merito ai fattori che possono
garantire il successo nel bodybuilding, e non c'è dubbio alcuno che
entrambi concordassimo sull'importanza della genetica. Genetica che,
ovviamente, comprende al proprio interno peculiarità di natura
metabolica e meccanica. Appartenenza ad un determinato morfotipo,
lunghezza delle leve, propensione all'ipertrofia, capacità di tollerare
pesoni, e tutto il resto. Entrambi ci siamo trovati d'accordo su un ulteriore
punto: forma dei ventri muscolari e inserzioni dei relativi tendini
sulle ossa. Credo che questo concetto sia spesso sottovalutato e non
pienamente compreso da chi si appresta ad iniziare il proprio percorso
in palestra. Si crede ancora, spesso complici istruttori molto poco
competenti, che si possa cambiare la forma dei propri muscoli
semplicemente focalizzandosi su un determinato esercizio. E allora via
ai luoghi comuni: bicipiti Scott per la parte bassa del bicipite, curl
di concentrazione per il "picco", e chi più ne ha più ne metta. Fermo
restando che qualsiasi muscolo si contrae per la logica del "tutto o
niente", ricordiamoci che essi possono soltanto aumentare le loro dimensioni, e
la dieta (ivi incluse precise pratiche di manipolazione dell'apporto di
carboidrati e dell'equilibrio sodio/potassio) contribuirà a far
diminuire il grasso ed i liquidi sottocutanei (dando così un aspetto più
roccioso e definito, ed evidenziando i dettagli), ma MAI e poi MAI
potremo cambiare la forma o il punto di inserzione. Per spiegare meglio
questo concetto, ho messo a confronto due dei migliori bodybuilder di
tutti i tempi, Dorian Yates e Dexter Jackson. Guardiamo la prima foto: i
dorsali di Yates si attaccano praticamente fin giù in vita, quelli di
Jackson sembrano nn arrivare neanche ai fianchi (dando comunque
l'illusione di una vita più stretta). Ora guardiamo la seconda foto
(senza dimenticare che Yates si era già strappato il capo corto del bic.
sinistro): si nota nel campione inglese una sorta di "spazio" tra la
base dei muscoli dell'avambraccio ed i fasci del bicipite ad esso più
vicini, cosa che non vediamo invece in Jackson, che sembra non trovare
più spazio sul suo braccio neanche per un millimetro di aumento in più
nella circonferenza. Ho scelto questi esempi sicuramente estremi per
ricordarvi di non concentrarvi su particolari dei quali, purtroppo, non
avete alcuna colpa. Focalizziamoci piuttosto su un lavoro svolto con un
ROM completo ed una corretta tecnica di esecuzione, nonchè sulla varietà
degli esercizi, ed esplorando le infinite possibilità numeriche della
serie. Vi auguro un buon sabato...
giovedì 5 novembre 2015
Luogo comune... mezzo gaudio
Sapete cos'è? E' che pubblicizzare la propria attività parlando per
slogan, è la cosa meno attestante la vostra professionalità. Io pratico
il bodybuilding, e mai e poi mai mi sognerei di attribuirgli (in maniera
ASSOLUTISTICA, ovviamente) connotati esclusivamente salutistici, o
esaltarlo come la miglior attività fisica in circolazione. Potrei farlo
solo contestualizzando, specificando, inserendo postille concettuali.
Voi no! Ogni giorno leggo qui su fb post di (pseudo) "operatori
del fitness", che ti invitano a provare questa o quella attività perchè
"rafforza il sistema cardiovascolare", "favorisce lo smaltimento dei
grassi", "aiuta il drenaggio dei liquidi in eccesso", "fa bene
all'umore", "ti fa socializzare, "migliora l'autostima"... Mai io l'auto
la prendo, e vi metto di sotto! Ovviamente, il tutto accompagnato da
"una corretta alimentazione". Ma dai, ma di che cazzo parliamo? La sagra
dell'ovvietà, la fiera del luogo comune, l'expo della minchiata a buon
mercato. Pure lo sport che fa diventare più alti, hanno inventato! Mi
dispiace per chi si fa abbindolare da 'ste cialtronate, davvero! Perchè
poi li vedi che fisicamente fan cagare come se un piede in palestra non
lo avessero mai messo... Ieri ho pure scoperto che esiste il cross
bodybuilding, pensa te. Io non ho il dono dell'onniscienza, non lo
conosco e allora lo cerco su Google, e lì non esiste. Se qualcuno di voi
lo conoscesse, potrebbe creare una sezione apposita su Wikipedia, così
me la vado a leggere? Da domani, alla prima cagata che leggo, vi elimino
dagli amici. Non vogliatemene, ma vorrei che i miei contatti fossero in
grado di intavolare discussioni di un certo spessore, e non si
limitassero a dire "Si stava meglio quando si stava peggio", o "non ci
sono più le mezze stagioni". Non voglio 400 amici, di cui 100 parlano e
straparlano dell'ovvietà dei vantaggi dell'esercizio fisico. Uso fb per
rimanere, cotidie, in contatto con amici vicini e lontani, e per avere
anche una cerchia di contatti (con i quali condivido una passione) che mi
permetta una crescita, umana e professionale. Datemi spunti di
riflessioni, non spunti di sputi...
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