Frequento l'ambiente delle palestre ormai da qualche annetto, e ciò che
più mi piace di esso è quel sottobosco di umanità varia ed avariata che
lo caratterizza, quell' "humus" putrescente che spande un lezzo di
mediocrità per ogni dove. E così, via libera a personaggi degni di un
romanzo di Charles Dickens: l'istruttore (ops, personal trainer,
scusate) che consiglia ai clienti di bere proteine durante
l'allenamento; l'altro che invece minaccia di sbattere fuori chiunque
usi integratori; il 22enne di 60 kg. che
ringrazia il suo preparatore "...per il culturista che mi ha fatto
diventare, e per avermi insegnato a vincere sempre..."; la signora
45enne che, dopo le serie pesanti di pressa, ne fa una "allegra"; il
laureando in scienze motorie che consiglia di concludere la giornata con
uno spuntino a base di pane bianco e gelato per "fare massa"; il genio
che, con 30 anni di esperienza sul groppone, ti tempesta di telefonate
per chiederti se può condire il riso con del pomodoro... Insomma, ce n'è
davvero per tutti i (dis)gusti.
Ieri mi giunge all'orecchio la notizia di una fantastica offerta in una palestra della mia zona: un abbonamento biennale ad un prezzaccio stracciato. Ora, io capisco tutto: la crisi, la voglia di risparmiare qualcosina, le necessità ben più impellenti della mera urgenza fisica. Però vorrei farvi riflettere un attimo sul fatto che le competenze tecniche, per essere maturate, solitamente richiedono:
- che si studi
- che si acquistino libri/frequentino corsi di aggiornamento
- nella seconda ipotesi di cui sopra, che si facciano spostamenti e pernottamenti fuori sede.
Si investe tempo, passione e soprattutto DENARO, e tutto ciò ha un costo.
Se per un mensile pagate quanto un ingresso giornaliero in un centro sportivo medio/buono del Centro/Nord Italia, non vi sfiora neanche lontanamente l'idea di quali razza di capre si occuperà del vostro fisico e della vostra salute? Poi venite a dirmi che è da qualche anno che frequentate la palestra, vi chiedete perché non state migliorando, e mi mostrate una scheda con 32 serie tra pettorali e bicipiti, in cui gli esercizi non hanno alcun posto prestabilito in scaletta e non viene specificato alcun recupero tra i sets. Suvvia...
Ieri mi giunge all'orecchio la notizia di una fantastica offerta in una palestra della mia zona: un abbonamento biennale ad un prezzaccio stracciato. Ora, io capisco tutto: la crisi, la voglia di risparmiare qualcosina, le necessità ben più impellenti della mera urgenza fisica. Però vorrei farvi riflettere un attimo sul fatto che le competenze tecniche, per essere maturate, solitamente richiedono:
- che si studi
- che si acquistino libri/frequentino corsi di aggiornamento
- nella seconda ipotesi di cui sopra, che si facciano spostamenti e pernottamenti fuori sede.
Si investe tempo, passione e soprattutto DENARO, e tutto ciò ha un costo.
Se per un mensile pagate quanto un ingresso giornaliero in un centro sportivo medio/buono del Centro/Nord Italia, non vi sfiora neanche lontanamente l'idea di quali razza di capre si occuperà del vostro fisico e della vostra salute? Poi venite a dirmi che è da qualche anno che frequentate la palestra, vi chiedete perché non state migliorando, e mi mostrate una scheda con 32 serie tra pettorali e bicipiti, in cui gli esercizi non hanno alcun posto prestabilito in scaletta e non viene specificato alcun recupero tra i sets. Suvvia...