Saper mangiare, si sa, è un'arte. Lo è nella vita di tutti giorni, ma lo
è ancora di più in uno sport (quale il bodybuilding) dove l'apporto dei
macro e micronutrienti è cruciale per il raggiungimento dei risultati
agognati. Se siamo riusciti a venir fuori dalla paludosa ignoranza che
guidava, negli anni '80 e '90, l'approccio alimentare all'ipertrofia e
alla lipolisi, dovremmo aver capito che la massa muscolare (o,
eventualmente, la perdita di grasso) andrebbe ricercata in maniera
un attimo più "selettiva" rispetto al passato. Stiparci di calorie
all'inverosimile o, viceversa, abbassare l'apporto calorico in maniera
indiscriminata è cosa d'altri tempi. Se abbiamo ormai fatto nostro il
concetto di timing dei nutrienti, e la risposta ormonale che ognuno di
essi genera nel nostro organismo. va altresì ricordato che carboidrati,
proteine e grassi, vengono digeriti in "ambienti" diversi, così come
differenti sono gli enzimi coinvolti nei processi digestivi dei
differenti macronutirenti. La tabella qui riportata rappresenta un
rapido colpo d'occhio sulla possibile "convivenza" di diverse categoria
merceologiche all'interno dello stesso pasto.
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