Dai prossimi giorni (e spero di riuscirvi con una cadenza almeno
quindicinale) inizierò una rassegna di quelli che sono gli approcci
nutrizionali più in voga nel bodybuilding. Spero di riuscire a fare
questa disamina nella maniera più “neutra” ed obiettiva possibile, non
lasciando trapelare eventuali preferenze personali per questa o
quell'altra tipologia alimentare. Penso che però sia giusto,
preliminarmente, precisare due punti: innanzitutto, non tutto funziona
per tutti. Con questo voglio dire che,
al di là di ben note basi o punti fermi che regolano la nutrizione nella
cultura fisica, ognuno di noi fa storia a sè e la personalizzazione
rimane comunque l'elemento fondamentale. In secondo luogo, va ricordato
che niente funziona per sempre, e questo mi sembra un dato piuttosto
intuitivo da comprendere. Col passare degli anni, il nostro corpo cambia
(leggasi metabolismo, eventuali traumi pregressi, differente incidenza
dei fenomeni stressori nel nostro stile di vita, etc.). Questo significa
sostanzialmente che ciò che ho fatto quest'anno in termini di
alimentazione (ma anche per quanto riguarda l'allenamento), l'anno
prossimo sortirà effetti differenti: forse migliori, forse peggiori, ma
mai uguali. Il nostro corpo si abitua piuttosto velocemente a quello che
gli viene proposto, e col passare degli anni diventa sempre più
difficile “sorprenderlo” e farlo progredire. Quanto riporterò in questi
post relativi all'alimentazione avrà un carattere assolutamente
generale, e non vorrà rappresentare altro che un invito alla
consapevolezza che non esiste soltanto riso in bianco, petto di pollo, e
l'inevitabile panino integrale con bresaola (o fesa di tacchino) alle
11:00 di mattina. Evitate sempre come la peste il “fai da te”, l'angolo
del bricolage relegatelo alla domenica mattina.
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