Ritorniamo su coordinate "audiovisive". Dal Tubo, oggi, ho riesumato
questo vecchio video d'allenamento di Milos Sarcev, datato 1999. Mi
dispiace davvero dirlo ma, tra gli attuali contendenti al titolo di Mr.
Olympia, non riesco a trovarne uno che si alleni come lui. Quando parlo
di "sentire" una ripetizione, una serie, un esercizio, è di questo che
parlo: muscoli spremuti, contratti e rilassati, che danno l'idea, a chi
guarda, che sia il peso assoggettato alla volontà di chi
si allena, e mai il contrario. C'è un TUT, c'è un ROM; non c'è solo
l'inizio e la fine di un movimento, c'è il "durante". Quello cui bisogna
puntare (soprattutto nel primissimo periodo in cui si frequenta una
palestra) è questo: apprendere la corretta tecnica d'esecuzione,
facendola diventare col tempo un gesto non ponderato, ma naturale,
fisiologico, come la postura eretta o la respirazione. Lungi da me il
voler sostenere che la corretta biomeccanica del movimento sia
l'imprescindibile mezzo per puntare al risultato (basti pensare agli
allenamenti di Ronnie Coleman); sappiamo bene che, paradossalmente,
tanti altri fattori spesso la surclassino. Mi chiedo solo se non ci si è
un po' persi per strada, rendendo il "contorno" protagonista del
piatto. Più olio di gomito, e meno "olio"...
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