Vi è mai capitato di pensare quale sia l'esercizio peggio eseguito che
avete visto fare, da quando avete iniziato ad allenarvi (escludendo
squat, stacchi e rematori a busto piegato, movimenti la cui complessità
d'esecuzione può spesso essere aggravata da traumi pregressi e/o
eventuali paramorfismi/dismorfismi - si , mi è capitato di vedere anche
questo!)? Per la mia modestissima esperienza, credo che le alzate
laterali siano in assoluto l'esercizio meno "capito" (e, spesso, peggio
spiegato in palestra). Considerando che al frequentatore medio della
sala pesi termini come "cheating", "intrarotazione", "extrarotazione",
"sopraspinato", non dicono un'emerita minchia, e che i più acculturati
credono che òmero abbia scritto l'odìssea, ho iniziato a spiegare le
alzate laterali usando una similitudine che, pur non avendo nulla di
tecnico, giunge diritta al cervello (più o meno reattivo)
dell'ascoltatore, spesso minandone l'amor proprio e l'autostima. In
fondo, la differenza tra un'esecuzione corretta ed una sbagliata è la
stessa che passa tra un'aquila che spiega le ali e spicca il volo, ed
una gallina con l'aviaria che arranca nel tentativo di sollevarsi da
terra pochi centimetri. Una buona domenica a tutti voi... Emoticon smile
P.S.: prima che me lo diciate voi - so già che avrei dovuto fare il
filosofo piuttosto che dedicarmi al bodybuilding. Ho troppa materia
grigia e troppa poca fibra bianca, e l'abbondanza della prima mi fa
prendere ancor più consapevolezza della mancanza della seconda.
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