giovedì 2 ottobre 2014

Maggiore chiarezza sugli integratori

Ancora oggi, in giro, c'è parecchia disinformazione riguardo a cosa siano realmente gli integratori. A dispetto del (sempre meno diffuso, fortunatamente) pensiero comune, l'integratore non ha niente a che vedere col doping e, nello specifico (trattando di bodybuilding), non ha niente a che vedere con gli ormoni steroidei anabolizzanti. Spesso la confusione nasce dall’uso del termine “anabolico”, parecchio in voga per molte categorie di integratori. Il problema di tutti quei prodotti (farmaci, per la precisione) classificati come “doping”, sta nel fatto che essi sono steroidi, e non “anabolizzanti”. Anche la carne, le uova ed il pesce hanno un effetto “anabolizzante” (così come, per altri versi, potrebbero averlo anche il riso o la pasta), se proprio vogliamo essere pignoli; ma nessuno si sognerebbe di dire che questi alimenti debbano essere vietati o possano essere dannosi alla salute (salvo poter affermare che, sempre e comunque, il troppo stroppia). Gli integratori non sono altro che principi nutritivi in forma concentrata, nella cui composizione troviamo proteine, aminoacidi, carboidrati, acidi grassi, vitamine, minerali e così via. La differenza col cibo che reperiamo tutti i giorni sulle nostre tavole sta nel fatto che gli integratori, essendo dei prodotti pensati soprattutto per gli sportivi, hanno un'importante concentrazione di un determinato macro o micronutriente che sarebbe impossibile da riscontrare nei comuni alimenti, se non ingurgitandone grossissime quantità. Così facendo, però, si renderebbe molto più lungo, complesso e “pesante” il processo digestivo, oltre al fatto che la calorie supplementari provenienti dal cibo verrebbero convertite in grasso. Negli integratori, invece, la quantità di altri elementi nutritivi (grassi, colesterolo, etc.) è spesso bassissima o nulla, rendendo il prodotto (ad esempio, una proteina in polvere) estremamente leggero da digerire e veloce da assimilare. L'integratore è quindi in grado di indurre determinati stati metabolici ed anabolici che il cibo “normale” non può ricreare. Il compito dell'integratore può essere quello di migliorare lo stato di salute generale (si pensi, ad esempio, agli omega 3), facilitare il recupero e la sintesi proteica, evitare la degradazione del tessuto muscolare ed aumentare e/o ripristinare i livelli energetici. Un qualsiasi supplemento non potrà mai sostituire un'alimentazione varia, sana ed equilibrata, ed il suo impiego si esplica al meglio nei casi di eventuali carenze nutrizionali, o di un aumentato fabbisogno dettato, per esempio, da un'intensa attività fisica. Gli sportivi in assoluto più propensi al consumo di integratori (soprattutto proteici/aminoacidici) sono quelli dediti agli sport di forza, in particolar modo al bodybuilding. Solitamente, per far fronte all'aumentato fabbisogno proteico, si ricorre a miscele proteiche in polvere e compresse aminoacidiche, che integrano quanto già apportato dal cibo solido ma che, a differenza di quest'ultimo, apportano nutrienti riducendo al minimo lo scarto generato dai processi digestivi. Nel bodybuilding proteine in polvere ed aminoacidi faciliteranno i processi di recupero e crescita muscolare, limitando al contempo i processi catabolici (degradazione delle proteine muscolari). Negli sport di endurance come il ciclismo, invece, troverà largo impiego l'uso di supplementi (barrette, gel, polveri, tavolette masticabili) a base di differenti tipologie di carboidrati (per sopperire al cospicuo consumo energetico dettato dalla natura stessa dell'attività in questione) e di preparati a base di sali minerali, al fine di compensare il consumo di elettroliti persi tramite la sudorazione (la carenza dei quali genera affaticamento precoce ed insorgenza di crampi muscolari). Possiamo tranquillamente affermare che l'integratore può trovare largo impiego nella pratica sportiva, così come nella vita di tutti i giorni. Quel che mi preme sottolineare, con questo primo articolo introduttivo, è la necessità di evitare il “fai da te” ed i classici consigli “da spogliatoio”. Per capire quali possano essere i prodotti più indicati alle vostre esigenze (e se ne abbiate realmente bisogno) sarebbe bene affidarsi ad un medico sportivo o ad un dietologo/nutrizionista/medico sportivo; insomma, chiedere la consulenza di un “addetto ai lavori”. Questo non tanto per un'immotivata paura di eventuali danni, quanto per evitare un eventuale spreco di denaro/tempo/nutrienti (e conseguenti aspettative disattese).

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